E’ in crescita il numero di persone che scelgono di puntare su motorizzazioni alternative: i motori ibridi rappresentano un’ottima opzione per chi vuole un modello ecologico senza rinunciare all’efficienza.
Auto ibride: esenzioni e meno tasse
L’attenzione all’ambiente è ormai diventata un vero e proprio imperativo per tutte le case automobilistiche. Questo obiettivo viene raggiunto anche con una motorizzazione di tipo ibrido, disponibile ormai in tutti i segmenti sul mercato.
Il prezzo di vendita è in linea generale più elevato rispetto ai propulsori tradizionali, ma consente di usufruire successivamente di diversi aspetti positivi. Sono diverse infatti le Regioni che propongono bonus ad hoc per chi punta su questo genere di veicoli con l’obiettivo di svecchiare il parco macchine in circolazione e ridurre il livello di emissioni nell’aria. L’entità dello sconto solitamente varia da zona a zona, ma si tratta di un incentivo da non trascurare nella fase che precede l’acquisto di una nuova auto.
Non è però finita qui. Attualmente in Basilicata, Liguria, Marche e Puglia è prevista l’esenzione del bollo per i primi cinque anni, mentre per Lazio, Umbria e Veneto solo per i primi tre anni. Ogni aggiornamento normativo è comunque facilmente verificabile sul sito dell’Aci.
Auto ibride: circolare è più semplice
In un periodo come quello attuale in cui sono diverse le ammistrazioni che puntano a limitare la circolazione dei diesel più vecchi possedere un’auto ibrida può essere un vantaggio. In caso di restrizioni particolari come le cosiddette “domeniche a piedi” o di targhe alterne, solitamente non si incorre in alcun tipo di sanzione se si ha la necessità di spostarsi con la propria vettura.
In linea generale, per non incorrere in sanzioni impreviste, si consiglia comunque di consultare il sito del Comune di residenza o quello che si deve raggiungere per avere maggiori dettagli sulla natura del provvedimento in atto.
Auto ibride: i consumi sono ridotti
Uno dei motivi principali che può spingere verso l’acquisto di un’auto ibrida è innanzitutto il minore consumo rispetto a un modello a benzina o diesel. I dati specifici relativi a questo aspetto sono generalmente indicati dall’azienda produttrice, anche se qualche variazione può comunque verificarsi a seconda dello stile di guida.
I maggiori vantaggi diventano evidenti soprattutto per chi è abituato a circolare in città o nelle zone più trafficate. In frangenti di questo si finisce infatti per fare uso soprattutto del propulsore elettrico.
Al momento sul mercato sono disponibili vari tipi di ibrido, ma se il risparmio del carburante è l’aspetto a cui si è maggiormente interessati è bene puntare sulla tecnologia ibrida plug-in. La batteria in dotazione del mezzo garantisce in questo caso una maggiore auonomia.
Per chi ha un occhio anche alle prestazioni è comunque consigliabile puntare su un modello di segmento superiore.
Auto ibride: la durata delle batterie
Ad eccezione delle ibride plug-in, le batterie in dotazione alle vetture non sono chiamate a svolgere cicli di carica completi ma svolgono comunque un’importanza fondamentale all’interno della vettura.
La loro durata non è comunque indifferente e questo non può che fare piacere a chi arriva a fare un investimento di medio/lungo termine in questo genere di veicoli. A livello generale la durata delle batterie si aggira intorno agli otto anni, equivalenti a circa 200 mila km. Un dato di tutto rispetto, che sta a significare come il cliente possa restare tranquillo per tutto il ciclo di vita della macchina o quasi.
Difficilmente quindi un’automobilista potrà trovarsi di fronte alla necessità di sostituire la batteria. E questo non può che essere un bene dato il costo non certo abbordabie a tutte le tasche.