Tripudio di componenti in Tricolore nella Aston Martin DBS Superleggera 2018. Oltre alla proprietà (l’azionista di controllo InvestIndustrial è della famiglia Bonomi), su una Gran Turismo al ‘top’ torna un marchio storico – Superleggera appunto – adottato per la prima volta nel 1967 su una Aston Martin, che ha anticipo modelli iconici.
Aston Martin DBS Superleggera 2018: fibra di carbonio per abbattere il peso
Secondo uno schema tradizionale, costituito da trazione posteriore e motore anteriore longitudinale, Aston Martin DBS Superleggera 2018 prende vita. Come sottolinea la denominazione, questa GT, proporzionalmente al tipo di vettura, risulta molto leggera (1.693 kg), per effetto del massiccio impiego del carbonio e dei materiali speciali. Il telaio, introdotto sulla Aston Martin DB11, ha ricevuto affinamenti, con i doppi bracci trasversali forgiati nella parte anteriore e multi-link sul retro. Lo smorzamento adattivo, montato di serie, prevede sensori volti a rilevare le condizioni di guida prevalenti e le necessità del guidatore. Per il comportamento ottimale su strada, ecco anche una ‘gommatura’ italiana al 100%: i cerchi da 21” o 22” sono equipaggiati esclusivamente con coperture Pirelli PZero, sviluppate appositamente.
Vibranti emozioni al volante
Alla raffinatezza tipica di una GT si combina la potenza elevata erogata dal V12 twin turbo, con velocità massima di 340 km/h e lo 0-100 km/h in soli 3,4 secondi. Scatto e risposta arrivano quasi a toccare il livello raggiunto dalle Aston Martin da competizione. I 725 Cv vengono trasferiti alle ruote posteriori tramite un nuovo cambio automatico a 8 marce ZF, montato sul retrotreno. Sulla supercar gli ingegneri hanno, inoltre, implementato un differenziale meccanico a slittamento limitato, con torque vectoring, per una guida ancora più precisa. La nuova Aston Martin DBS Superleggera 2018, sostituta della Aston Martin Vanquish S, è in vendita a partire da 275mila euro in Europa e 305mila euro negli Stati Uniti.