Non importa come ci si arriva, l’importante è arrivarci. Anche i guidatori italiani iniziano a capire come l’olio motore e altri rifiuti speciali vadano portati nei centri preposti. Lo riporta un’indagine realizzata da Lorien Consulting e commissionata dal Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati (CONOU), presentata a Rimini nel corso di Ecomondo.
Olio motore: gli esiti del sondaggio
La ricerca è stata condotta su un campione rappresentativo di 1.000 automobilisti. Elementi come oli lubrificanti usati, batterie al piombo e pneumatici, il 15% li sostituisce ancora da sé. E solo successivamente si affida a un professionista (officina autorizzata o benzinaio) per il loro smaltimento. La quasi totalità (99%) è consapevole che una scorretta gestione degli oli lubrificanti può arrecare danni seri all’ambiente e alla salute. Per il 70% una corretta gestione rappresenta un vantaggio per l’ambiente e per l’economia.
Olio motore: la consegna alla piattaforma ecologica
Negli ultimi 2 anni il 38% (+7% da giugno 2014) ha smaltito olio motore usato proveniente dalle proprie auto e moto. E l’11% lo ha fatto in maniera autonoma. Il 75% sa che si può consegnarlo, usato, presso i centri di raccolta comunali, rispetto ai quali si mantiene alto (85%) il livello di gradimento sul servizio offerto. Il 58% degli intervistati è inoltre a conoscenza del fatto che venga rigenerato, generando un risparmio importante o comunque significativo per il 61%.
Olio motore: il responso del CONOU
“Questi dati – commenta il presidente del CONOU, Paolo Tomasi – dimostrano come il lavoro svolto in questi anni dai Consorzi abbia contribuito ad accrescere la sensibilità ambientale dei cittadini e degli automobilisti. Per quanto riguarda gli oli lubrificanti usati emerge al contempo come, anche nell’universo del ‘fai da te’ che si mantiene in ogni caso limitato, aumenti la consapevolezza dei rischi che derivano da una non corretta gestione. Per intercettare i quantitativi di olio usato provenienti dal ‘fai da te’ abbiamo bisogno del supporto delle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati”.