
Articoli, trattati, tesi di laurea e almeno due dozzine di libri. La letteratura sul “mitico” Volkswagen Transporter T2, meglio conosciuto col nomignolo Bulli, è vastissima. La quinta generazione del celebre furgoncino (la typ5 o T5) è recentemente uscita di produzione (VW sta preparando la sesta), ma sono state le prime due serie a permettere a questo mezzo di entrare nell’immaginario collettivo, trasformandolo prima in emblema di veicolo commerciale, poi in simbolo di libertà e amore fraterno, grazie al movimento Hippie.
CINQUE COSE CHE FORSE NON SAI SUL VOLKSWAGEN T2 – Per celebrare degnamente l’uscita di scena della quinta serie, abbiamo deciso di raccontarvi cinque curiosità legate al Volkswagen T2, la cui storia è già stata trattata dalla nostra redazione in un precedente articolo. Come spesso accade con modelli iconici, la Fiat 127, la Citroen DS e la Renault 4, è stato difficile selezionare solamente cinque aneddoti, evitando per altro i più noti. Tutti, ad esempio, sanno che l’idea del mezzo venne a un certo Ben Pon, commerciante olandese di auto, mentre osservava, durante una visita agli stabilimenti di VW, uno speciale carrello motorizzato, realizzato sfruttando la meccanica del Maggiolino, utilizzato dagli operai per trasportare i materiali pesanti da un lato all’altro della fabbrica. In futuro, se richiesto, ci produrremmo nel narrarvi altri aneddoti legati a questo mezzo, ma per il momento gustatevi queste cinque cose che forse non sapete sul Volkswagen T2.

UN CINEMA MOBILE – Il Bulli è un mezzo universalmente noto per le sue pressoché infinite possibilità di trasformazione. Nel 2014 all’interno di un Volkswagen T2 del 1969 è stato allestito un cinema con tanto di schermo e 4 poltroncine d’epoca. L’idea è venuta ad Alessandro e Valerio Del Re, due creativi di Barletta, che la scorsa estate hanno attraversato l’Italia in lungo e in largo a bordo di questo cinema viaggiante, proiettando film dedicati ad alcune figure di spicco della storia pugliese.

ORIGINE DEL SOPRANNOME BULLI – Il Volkswagen T2 è da tutti chiamato Bulli. Già, ma perché? Bulli è la contrazione di due termini Bus e Lieferwagen (furgone per la consegna di merci). Tra i due termini è stata aggiunta una “l” sia per ragioni fonetiche, sia perché questa consonante permette un’assonanza semantica con un aggettivo tedesco particolarmente calzante per il mezzo in questione, ossia bullig, cioè muscoloso e/o vigoroso. Qualche dirigente Volkswagen, considerata la fama di questo soprannome, pensò di ribattezzare ufficialmente con quest’appellativo il T2. A impedirlo furono le leggi sul copyright: un’azienda che produceva trattori aveva già registrato il nome “Bully” per un suo modello.

IL VOLKSWAGEN T2 PIU’ CARO DI SEMPRE – Alcune rielaborazioni del Volkswagen T2 sono arrivate a costare decine di migliaia di euro, anche perché equipaggiate con accessori lussuosi e stravaganti (come una vasca jacuzzi all’interno, ad esempio). Il veicolo “originale” più costoso della storia, tuttavia, è VW T2 Samba, l’allestimento pensato per trasportare i passeggeri, venduto in Gran Bretagna nel febbraio del 2015 per 67.500 sterline (95.000 euro circa). Questo esemplare, tra i primi ad arrivare in Gran Bretagna nel lontano 1955, ha una particolarità: una piccola cucina a gas installata sul portellone posteriore.

IL POTERE DI ELEKTRO – Esiste un esemplare unico di Volkswagen T2 alimentato a energia elettrica. Si chiama T2 Elektro e risale ai primi anni Settanta. È stato, ma non vi è la certezza assoluta, il primo veicolo elettrico della VW. Fu costruito ancora prima della più nota Golf City Stromer, la versione elettrica della seconda e della terza serie di questa iconica berlina. Il T2 Elektro montava enormi pacchi di batterie al piombo – acido sotto il pavimento del vano trasporto. L’esemplare è conservato in un magazzino della Volkswagen ed è stato recentemente riesumato in occasione della presentazione della e-Golf negli Stati Uniti.

LA VETTURA DI SCOOBY-DOO – Il Volkswagen T2 è apparso in tantissimi film e telefilm, ma anche in numerosi cartoni animati. Era il veicolo di Fred Jones, Daphne Blake, Velma Dinkley, Shaggy Rogers e dell’alano parlante Scooby-Doo nell’omonimo show animato prodotto dalla Hanna-Barbera. È apparso in molte puntate di Lost e anche in Ritorno al Futuro, sebbene per poche scene, mentre ha un ruolo non marginale nel pluripremiato Little Miss Sunshine.