Tempo di sostanziosi rincari riguardo il prezzo del gasolio. In particolare il mese di maggio sembra essere il più duro per chi alimenta il proprio veicolo con questo carburante. Osserviamo da più vicino l’andamento del costo gasolio nel corso del 2016.
L’AUMENTO – È da analizzare il prezzo medio nazionale dei carburanti fornito dal Ministero per lo Sviluppo Economico al 09/05/2016: il gasolio viene a costare 1,274 Euro al litro, con un rincaro di 0,009 centesimi rispetto alla settimana precedente. Un dato che fa riflettere se si considera che i rincari per lo stesso periodo sono stati di 0,002 centesimi per la benzina, mente il GPL è rimasto invariato. Sul costo totale le imposte incidono (come sempre) in maniera sostanziale, ovvero per il 66%, anche se per la benzina c’è un aggravio lievemente maggiore, del 68% sul prezzo complessivo. Al netto delle imposte, il gasolio verrebbe a costare 0,427 Euro al litro.
IL TREND 2016 – Le conferme sui rialzi arrivano sempre dai dati del Ministero per lo Sviluppo Economico: la media nazionale mensile fa registrare un costo del gasolio di 1,233 Euro al litro a Gennaio 2016, per poi decrescere fino a 1,192 a Febbraio e riprendere quota con 1,225 a Marzo e 1,238 ad Aprile. Un’altalena nei primi mesi dell’anno, ora un balzo in alto a maggio. D’altronde, secondo gli ultimi dati della Commissione dell’Unione Europea, all’inizio di marzo soltanto in Olanda il prezzo al pubblico della benzina era più alto che in Italia, mentre per il gasolio le nostre pompe sono battute da quelle di Regno Unito, Svezia e Malta. La responsabilità del caro-carburanti italiano, sottolinea il Centro Studi Promotor, è interamente del Fisco.
MAI UNA GIOIA? – Consoliamoci, si fa per dire, confrontando il prezzo medio ponderato del primo trimestre 2016 con quello dello scorso anno: ben -8% per la benzina e -14,4% per il gasolio, quindi sensibilmente più basso. Il tutto ha generato un risparmio per gli italiani di 1,6 miliardi.