Quando viene narrata la grandezza nel settore automobilistica mai può essere scordata la Porsche, determinata a rubare le luci dei riflettori pure durante il Salone di Detroit.
PROSPETTIVE CHIARE E RADIOSE – La suggestiva cornice americana permetterà infatti di esporre le nuove versioni 911 Turbo e Turbo S, naturali evoluzioni per un modello che da oltre cinquant’anni fa sognare gli amanti dei motori. Malgrado i pochi cambiamenti apportati, scelta pienamente comprensibile data la qualità già conclamata, il design propone un frontale più sottile e aggressivo, nuovi cerchi in lega 20’’, maniglie portiere eleganti, gruppi ottici tridimensionali e sistema scarico a doppio terminal.
SEMPLICEMENTE ELETTRIZANTE LA SPINTA – Saliti a bordo ecco gli speciali Porsche Stability Management e Sport Chrono Package, volante GT – 360 millimetri di diametro- ispirato nel design alla 918 Spyder, sommati al selezionatore assetto guida, progettato a offrire le opzioni Normal, Sport, Sport Plus e Individual. Tratto distintivo resta comunque il motore sei cilindri 3.8 litri biturbo che sa ora consentire un incremento di ben 20 cavalli così da condurre la Turbo a 540 CV, saliti a 580 per la S, quest’ultima abile a segnare l’accelerazione da 0 a 100 chilometri in appena 2,9 secondi col top speed pari a 330 chilometri orari (più 20 rispetto al precedente modello). Il prototipo ‘standard’ presenta comunque statistiche ampiamente soddisfacenti con velocità massima fissata a 320 km/h, pronta a raggiungerne 100 in 3 secondi netti.
RISPETTARE L’AMBIENTE OVE POSSIBILE – Dominio sull’asfalto abbinato a consumi ancor più limitati rispetto al passato, giunti, secondo i dati ufficiali della casa, a 9,1 litri/100 km per le coupé e 9,3 litri/100 km nelle cabrio. Sostanzialmente una riduzione di 0,6 litri, cifra certamente significativa che fa promuovere ulteriormente a pieni voti un’autentica supercar.