Il parabrezza termico: cos’è e come funziona

L’optional, è in dotazione di vetture coma la Ford Focus o la 500L, non va confuso con il parabrezza "atermico", anche se spesso le due soluzioni sono combinate.

Si sente sempre più spesso parlare del parabrezza termico come di un particolare optional introdotto da diverse case automobilistiche. Ed in effetti questo tipo di accorgimento è già inserito in diverse liste di dotazioni, come quelle della 500L proposta da Fiat – che ben presto estenderà la sua disponibilità agli altri modelli della propria gamma – e sulla quasi totalità delle vetture Ford, la casa cui si deve in effetti la paternità di questa particolare soluzione sperimentata oltre 25 anni fa per la prima volta sulla Scorpio. In merito al parabrezza termico ed al suo funzionamento, occorre però fare un po’ di chiarezza, dato che il concetto è spesso confuso con un altro, quello di parabrezza atermico, soluzione costruttiva assai più diffusa e che consiste nella presenza di strati si titanio e di argento inseriti tra i fogli del vetro e che hanno la capacità di filtrare i raggi infrarossi del sole, con una riduzione della loro incidenza stimata in circa il 32%. Tale accorgimento permette un minor surriscaldamento della superficie del vetro quando questo rimane esposto al solleone nelle calde giornate estive con un conseguente miglior controllo della temperatura dell’abitacolo, cosa da cui, per esempio, discende una diminuzione dei consumi dovuti all’utilizzo del condizionatore.

Parabrezza termico: soluzione per lo sbrinamento rapido

Sa dunque il parabrezza atermico è tipicamente utile d’estate, quello termico – che può anche essere “combinato” con il precedente e con altri optional quali la fascia antiabbagliamento, il sensore di pioggia o il sensore crepuscolare – è invece una soluzione tecnica che è utile d’inverno ed in particolare nell’operazione di sbrinamento del parabrezza stesso, evitando così la necessità di ricorrere a rimedi spesso inefficaci come i vecchi “grattini”, costosi come gli spray antighiaccio o pericolosi e da evitare come l’acqua calda versata sul vetro per sciogliere il ghiaccio. Il parabrezza termico è percorso da una sottilissima rete di resistenze che scorre lungo tutta la sua superficie e che, azionata da un comando apposito, permette lo sbrinamento rapido – in pochi istanti – dell’intero parabrezza, comprese le spazzole dei tergicristalli eventualmente ghiacciate. La controindicazione di questa soluzione è il fatto che osservando con attenzione il vetro, i filamenti risultano visibili e all’occhio di un conducente ad essi non abituato possono recare disturbo. Occorre però dire che si tratta di una mera questione di abitudine e che, di fatto, in breve tempo si smette di farci caso, lasciando la sensazione di avere innanzi un parabrezza del tutto “normale”.

 

Photo Credit: Wind&Wuthering

 

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