Il gancio di traino non è un accessorio banale e questo per diversi motivi: per le regole di installazione, collaudo ed utilizzo cui deve sottostare, per il costo in genere non banale che rappresenta sia in fase di acquisto in qualità di “optional” di una vettura sia in eventuale fase successiva all’acquisto, nonché per la delicatezza del suo “ruolo”, quello di permettere il trasporto con la vettura di roulotte, rimorchi o traini in genere, che, nonostante l’apparente semplicità, di per sé stesso richiede un livello di sicurezza ed affidabilità elevate.
Gancio di traino: come montarlo e quali modelli scegliere
La scelta del gancio di traino, dunque, è una decisione che può essere presa in due momenti distinti. Il primo momento è la fase di acquisto di una vettura, dove esso è in genere inserito nell’elenco degli optional disponibili e, dunque, prodotto direttamente dalla casa costruttrice della vettura. Se ovviamente tale operazione comporta una “automatica” integrazione con il resto della vettura – sia da un punto di vista funzionale ed estetico, ma anche riguardo ad omologazione ed incombenze normative e legislative – che in genere si controbilancia con un costo superiore rispetto al montaggio post-acquisto. Il listino in questo primo caso varia notevolmente da una casa automobilistica all’altra e, spesso, anche da modello a modello della medesima marca. La seconda possibilità è quella di montare un gancio da traino successivamente all’acquisto, omologato ed installato secondo le normative vigenti: in questo caso è possibile scegliere tra un ampio catalogo di soluzioni per le diverse esigenze – commisurate alla vettura trainante e alla tipologia di traino previsto – fra quelle delle maggiori marche in commercio: Ellebi, Bosal Westfalia, Aragon e Thule, solo per citare le maggiori. Fra i diversi modelli è possibile scegliere fra ganci fissi, overo sempre visibili, o estraibili, per i quali è possibile “nascondere” l’estremità quando non utilizzato e che hanno un prezzo superiore.
Gancio di traino: normativa e costi
Il Codice della Strada prevede per l’installazione del gancio da traino normative precise con lo scopo di assicurarne la sicurezza dell’utilizzo. Innanzi tutto il montaggio deve obbligatoriamente essere fatta da installatori autorizzati, deve essere sottoposto ad una prova di collaudo presso la Motorizzazione Civile e comporta un aggiornamento della carta di circolazione. La prova di collaudo deve essere prenotata per tempo e si risolve in una giornata. Va precisato che un eventuale acquisto successivo all’immatricolazione di un gancio prodotto dalla casa costruttrice dell’auto, dispensa dal collaudo, ma non da tutte le altre incombenza, ovvero l’installazione presso centri specializzati e le formalità di aggiornamento dei documenti dell’auto. I costi sono vari: oltre all’acquisto del gancio – il cui ammontare medio si aggira intorno ai 200 euro – c’è l’installazione, che difficilmente costa meno di 120-150 euro. Ci sono poi circa 35 euro di costi per la Motorizzazione, fra collaudo e bollo e occorre mettere in conto anche una possibile revisione del canone assicurativo, dato che l’utilizzo del traino è da molte compagnie considerato un fattore rilevante nel calcolo del premio da pagare.
Photo: Alan Levine