Dopo quanto cade in prescrizione il bollo auto? Cinque anni? No, tre. Come ricordato dal Tribunale di Bari dopo un triennio Equitalia perde il diritto di riscossione nei confronti dell’automobilista.
Bollo auto prescrizione quinquennale: cosa dice la legge
Il termine rimane sempre di 3 anni, sia nel caso in cui sia stato notificato entro i termini un avviso di accertamento. Sia che nei 3 anni successivi non sia stato inviato alcun atto interruttivo della prescrizione. Ma da quando scattano i suddetti 3 anni? Il calcolo comincia a partire dall’anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il versamento.
Proviamo a chiarirci meglio le idee
Se nei successivi 3 anni dalla ricezione di un avviso di accertamento non vengono notificati ulteriori atti finalizzati alla riscossione, l’omesso versamento del bollo auto è allora prescritto. E questo malgrado il debito risulti iscritto a ruolo e sia presente nell’estratto conto Equitalia. Da ciò si trae appunto la conclusione che, se il proprietario del mezzo non paga la tassa automobilistica ad esempio nel 2010 e gli viene notificato un avviso di accertamento a settembre 2013, il bollo auto cade in prescrizione dopo il 31 dicembre 2016. Ossia, dopo altri 3 anni dall’ultimo avviso notificato e dopo 61 giorni consecutivi dalla suddetta notifica.
Superati i tre anni Equitalia perde il diritto
A ogni modo, se la cartella di pagamento Equitalia o di altro agente della riscossione viene notificata nel corso del 2016, il bollo non è da ritenersi prescritto. E il proprietario del veicolo deve dunque pagare l’omessa tassa automobilistica. Se invece la cartella è emessa a partire dal 1° gennaio 2017, il bollo è prescritto. In definitiva i tempi di prescrizione è pari a 3 anni, successivi all’anno in cui doveva essere effettuato il versamento. Per cui se il bollo omesso è ad esempio di marzo 2010, il calcolo dei 3 anni parte dal 1° gennaio 2011 e scade il 31 dicembre 2013.