Blocco traffico: strategia negli altri Paesi europei

La Germania stenta, in Norvegia promuovono le auto elettriche.

Paese che vai, usanza che trovi. Sul blocco traffico ogni Nazione ha proprie strategie, ripercorriamo alcune.

Germania, no alle diesel

Le auto diesel non euro 6 avranno a che fare con parecchie restrizioni dal prossimo autunno a Stoccarda, città di Mercedes e Porsche. Poco virtuosa nel complesso la Germania: dall’Unione Europea è già arrivato un ammonimento peraver sfiorato il limite dei 35 giorni all’anno.

Londra con la T-Charge

Dal 23 ottobre partirà a Londra il T-Charge. I veicoli più inquinanti pagheranno 11,50 sterline in più (circa 25 euro al cambio attuale) per entrare nella zona a traffico limitato della città. Un provvedimento che, indicano le stime, coinvolgerà 10.000 veicoli ogni giorno. Il governo inglese pensa a incentivazioni per rottamare i diesel più vecchi, ed entro fine 2017 dovrebbe essere definito un primo disegno di legge.

Parigi, via ai bollini

Come in altre città del mondo, a Parigi le auto diesel non potranno invece più circolare dal 2025. La capitale francese ha intanto adottato un nuovo metodo per classificare le auto che girano per le sue strade: i bollini colorati. Ce ne sono sei: il primo è verde ed identifica le vetture ibride ed elettriche che possono circolare sempre, mentre le altre sono soggette a limitazioni. Ogni cittadino è obbligato a richiedere online il bollino da applicare sull’auto, anche se è straniero. In quest’ultimo caso 3,70 euro che diventano 4,80 richiedendo il recapito a domicilio.

Norvegia, solo auto elettriche dal 2025

E veniamo al più virtuoso popolo scandinavo. In Norvegia transitano più auto elettriche in tutta Europa. Nel 2015 sono giunte a costituire il 22% del mercato, ma l’amministrazione non è soddisfatta. Oslo si è posta l’ambizioso obiettivo di immatricolare dal 2025 solo auto a zero emissioni o ibride. Per arrivarci il Parlamento ha in mente ancora più incentivi: tasse ridotte, parcheggi gratuiti e corsie preferenziali.

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