Quando si decide di comprare un’automobile tante sono le domanda che ci si pone. Scopriamo insieme le differenze fra i modelli diesel e a benzina, confronto che spesso compiono gli appassionati delle quattro ruote.
QUANTO SI SPENDE – Mentre le macchine a benzina vantano solitamente un costo di acquisto medio-basso, quelle a gasolio, più costose, si difendono col risparmio sul prezzo di carburante, anche se, a dirla tutta, le differenze si riducono sempre più. Chiaramente dipende pure dal tipo di vettura che si sceglie ed è raccomandabile verificarne il consumo al momento dell’acquisto.
A OGNUNO IL SUO – Sempre riguardo alle versioni diesel, l’opzione è indicata soprattutto a quei guidatori abituati a percorrere lunghi tragitti, quali autostrade o strade extraurbane, in grado di superare l’anno i 20.000 chilometri. Di avviso opposto quelli a benzina, soluzione efficace verso chi è abituato a percorrere prevalentemente i tragitti fra casa e ufficio, magari senza imbattersi in tratti particolarmente trafficati.
CARE, MA DINAMICHE – Fattore che spesso porta a evitare le diesel consiste nelle forti spese richieste dalle relative componenti (esempio le candelette), più care rispetto ai campioni a benzina, anche se forniscono più potenza, così da permettere il passaggio da una velocità all’altra senza un’accelerazione elevata. Nonostante durante il recente passato si segnalasse un discreto divario fra le due tipologie in sede di avviamento, ormai non è invece più così.
LA DURATA – Passiamo ai costi di manutenzione, superiori nei prototipi a gasolio, così come l’assicurazione (a parità di cilindrata), considerato il presupposto dei maggiori chilometri percorsi durante l’anno. La longevità del motore si dimostra quasi inesauribile, anche in grado di sorpassare i 600.000 chilometri, al contrario della benzina, dalla durata media di circa 250.000 chilometri, anche se convertibili in corso d’opera a GPL. In chiusura, il guadagno, in caso di rivendita, si rivela maggiore per quelle diesel, data la già citata resistenza e la difficile reperibilità per i veicoli a benzina di trovare acquirente, complice la notevole svalutazione.