Un imprenditore ha vari modi per ricompensare le prestazioni dei propri dipendenti. Tra i fringe benefit più richiesti la concessione di auto aziendali, che vi descriviamo nelle righe sotto.
IL SIGNIFICATO – Traducibile letteralmente come beneficio accessorio, l’espressione fa riferimento a qualunque reddito in natura, bene o servizio, suscettibile di valutazione economica, corrisposto dal datore di lavoro e che può ricevere un trattamento fiscale differente se consiste in erogazioni liberali, concessione di vetture, rimborsi spese per trasferte, omaggi, mense, asili nido o trasporto pubblico.
POSIZIONE FISCALE – L’uso promiscuo del veicolo costituisce la configurazione ideale ad abbattere il peso tributario, fino al 70% del costo ai fini IRES, mentre è interamente deducibile dall’imponibile IRAP in base alle disposizioni contenute nell’articolo 164 del TUIR. Secondo l’art.51, la quantificazione monetaria da indicare nella busta paga del lavoratore è pari al 30% dell’importo corrispondente – tolte le eventuali trattenute – ad una percorrenza annua convenzionale di 15.000 km. Le spese di gestione/manutenzione e quelle relative al carburante non vanno incluse. Il calcolo avviene sulla base del costo chilometrico di esercizio stabilito dalle tabelle ACI, elaborate entro il 30 novembre di ogni anno e comunicate al Ministero delle finanze che provvede alla pubblicazione entro il 31 dicembre, con effetto dal periodo d’imposta successivo.
I MIGLIORI FORNITORI – Considerata la sola Brescia intriganti proposte sono consuetudine di Centrocassioni, autobase attiva dal 1982 con sede in via Foro Boario 29 addetta alla vendita e assistenza dei modelli Mazda, Hyundai, Renault e Dacia. Forte in brand tedeschi quali Audi e Volkswagen Mandolini Auto, raggiungibile in Via Triumplina 49, mentre Mi.Car, dislocata in Via Zara, 12, ci aggiunge altri suggestivi marchi come Mercedes, Alfa Romeo e BMW. Tre validissime alternative che hanno nel prezzo e nella capacità di ascoltare la clientela i principali fattori competitivi.