La Eagle Carrie è l’ennesimo clone cinese. Il frontale è simile, per usare un eufemismo, a quello della Ferrari FF, mentre vista lateralmente e da dietro ricorda, un po’ troppo, una Porsche Cayman. Per non parlare del logo, identico a quello della casa automobilistica tedesca. Si tratta di un’auto elettrica presentata a maggio durante il Salone di Shanghai dalla Suzhou Eagle Electric Vehicle Manufacturing Co., azienda passata agli onori delle cronache per discutibili repliche di modelli Rolls-Royce d’epoca, a 6 o 9 posti, con tanto di falsa statuetta Spirit of Ecstasy posta sul radiatore.
UN ALTRO CASO LANDWIND X7 – Passata inizialmente inosservata, la Ferrari cinese elettrica, così è stata ribattezzata da alcune riviste di settore, è tornata prepotentemente agli onori delle cronache in questi giorni. La casa produttrice, infatti, pare intenzionata a commercializzarla anche in Europa. Ferrari e Porsche, per il momento, non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. E cosa potrebbero fare dopo che Land Rover ha dovuto abbandonare la causa per togliere dal mercato il Landwind X7, spudorata copia cinese dell’Evoque? Ferrari, inoltre, non è nuova a questo genere di attenzione da parte dei falsari, pardon, produttori cinesi di automobili.

SCHEDA TECNICA – La Ferrari cinese elettrica è una due posti che misura 430 cm di lunghezza, 180 di larghezza e 130 di altezza: misure molto simili a quelle della Porsche Cayman. Sarà un caso? La vettura passa da 0 a 100 in 4,8 secondi, ma ha una velocità massima assai contenuta, pari a circa 80 km/h. Scarsa anche l’autonomia che si attesta intorno ai 100 km. Dalle 6 alle 8 ore i tempi di ricarica delle batterie. La Eagle Carrie utilizza due motori elettrici da 25 kW ciascuno, in grado di sviluppare una coppia di 600 Nm: si tratta di un’evoluzione dei propulsori che la Suzhou Eagle Electric Vehicle Manufacturing Co. monta sui suoi veicoli elettrici per i campi da golf, core business aziendale.

SBARCO IN EUROPA? – Il costo della Ferrari cinese elettrica, che assomiglia anche alla Cayman, dovrebbe aggirarsi intorno ai 12.000 euro. La Suzhou Eagle Electric Vehicle Manufacturing Co. assicura di aver ricevuto molte richieste di prenotazione da parte degli automobilisti europei, tanto da spingerla a valutare la possibilità d’importare la sua auto elettrica anche nel Vecchio Continente.