Documento unico di circolazione è in vigore: cosa cambia per gli automobilisti

Per tutte le nuove immatricolazioni e sostituzioni di auto c’è solo il Duc che sostituisce sia il libretto e sia il certificato di proprietà

La novità è ufficialmente entrata in vigore e va nel segno della semplificazione delle pratiche auto per i proprietari di un veicolo a motore. Il Documento unico di circolazione prende il posto del libretto e certificato di proprietà per tutte le nuove immatricolazioni e le sostituzioni. Annunciata da tempo, la novità è formalmente entrata in vigore in questo mese di ottobre. Fino alla fine di settembre sono infatti rimasti in vigore Documento unico di circolazione, libretto di circolazione e certificato di proprietà.

La rotta seguita non è solo quella della semplificazione, ma anche della digitalizzazione. Il nuovo Documento unico di circolazione si presenta infatti in forma dematerializzata e comprende il certificato di proprietà, finora di competenza dell’Aci, e la carta di circolazione, rilasciata dalla Motorizzazione civile.

Cosa cambia con il Documento unico di circolazione

Proprio per via dell’accorpamento di più documenti, il nuovo Duc contiene una lunga lista di informazioni riguardanti la storia del veicolo. Al suo interno sono infatti presenti i dati tecnici e di intestazione del veicolo, ma anche le informazioni validate dal Pubblico registro automobilistico relative alla situazione giuridico patrimoniale del mezzo e alla cessazione dalla circolazione conseguente alla sua demolizione, o alla sua esportazione all’estero.

Via libera anche alle informazioni su privilegi e ipoteche, provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e la disponibilità del veicolo, annotati al Pra. Nel caso in cui l’auto sia stata raggiunta da un provvedimento di fermo amministrativo, sul Documento unico di circolazione sono annotate tutte le specifiche.

Resta un dubbio che coinvolge gli attuali proprietari di auto: che fine fanno i libretti di circolazione e i certificati di proprietà rilasciati prima del primo ottobre 2021 ovvero prima dell’entrata in vigore del nuovo Documento unico di circolazione?

Sarà necessario seguire una procedura amministrativa per l’adeguamento alle nuove norme oppure sono considerati regolari e a norma? Come chiarito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, restano validi fino alla scadenza naturale. In pratica non occorre provvedere alla sostituzione.

Nuova procedura da seguire

Come chiarito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, per tutte le nuove operazioni non ancora gestite con le nuove procedure telematiche va emessa una carta di circolazione propedeutica con la dicitura “non valida per la circolazione”.

Allo stesso tempo occorre stampare il Documento unico di circolazione mediante l’utilizzo, in via obbligatoria, degli applicativi predisposti dal Centro elaborazione dati in cooperazione applicativa con l’Automobile Club d’Italia. Ai fini dell’adeguamento informatico alle procedure di emissione del nuovo documento, la stampa del Duc è consentita dal giorno lavorativo successivo alla emissione della carta di circolazione propedeutica.

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