
La Volkswagen Sharan è un modello ormai storico della casa automobilistica tedesca. Questa gigantesca monovolume è in produzione dal 1995. La prima serie è rimasta sul mercato fino al 2010: ben tre lustri. Oggi nelle concessionarie brilla la seconda generazione del modello che, tuttavia, in termini di vendite risente della crisi del segmento delle monovolume oversize che, invece, negli anni Novanta aveva non pochi estimatori.
Dimensioni generose
In una fase storica che privilegia i modelli compatti, la Volkswagen Sharan misura ben 485 cm di lunghezza e 190 di larghezza. Notevole anche l’altezza, pari a 172 cm. Impossibile non starci comodi. La vettura è estremamente spaziosa. In cinque si sta larghi ed è possibile aggiungere altri due posti “veri” nel bagagliaio. Questo vano è oversize, avendo una capacità di ben 809 litri. In pratica, un furgone.
Un design non troppo riconoscibile
Il design della prima serie era originale e riconoscibilissimo. Questa seconda generazione, che è di ben 22 cm più lunga della precedente, ha ripreso le linee della sesta serie della Golf. No, non segue del tutto l’attuale family feeling di VW ed è un peccato. Gli interni sono, come da tradizione Volkswagen, solidi e ben curati. Eccellenti le plastiche, ottima la scelta dei tessuti. Ricca la dotazione, eccezion fatta per l’allestimento di base, ossia il Trendline (che non può avere neanche i sette posti). Quello mediano, Comfortline, è un buon compromesso tra qualità e prezzo, anche se su questo punto torneremo in seguito. L’Highline è una cornucopia di accessori. La prima e l’ultima versione, tuttavia, sono disponibili solo con motore a gasolio.
Un diesel molto valido
Sono solo due i motori opzionabili per la Volkswagen Sharan. Il 1.4 TSI turbo a iniezione diretta di benzina (150 CV) è un propulsore generoso e solido, ma non consuma poco: fa 14 km con un litro di verde. La gamma di propulsori alimentati a gasolio prevede solo il 2.0 TDI turbodiesel, ma nelle varianti da 140 o 170 CV. La tecnologia Start&Stop permette a questo motore di essere un po’ meno assetato di carburante (16/18 km con un litro), mentre quella BlueMotion di avere una maggiore sensibilità per l’ambiente (150 g/km di CO2 circa). Solamente con le versioni a gasolio è possibile optare anche per il cambio DSG robotizzato a doppia frizione e a sei marce.
Un prezzo non certo basso
La Volkswagen Sharan non costa poco, nonostante la qualità alta delle finiture, l’elevato numero di accessori e la dinamicità dei motori, alquanto scattanti nonostante debbano muovere una vettura lunga quasi cinque metri. Tutti plus notevoli, ma che non giustificano un prezzo così alto. Al di là delle periodiche promozione di VW, il prezzo base di questa monovolume è 34.700 euro per la versione a benzina e 35.200 euro per quella alimentata a diesel. Molte competitor, sebbene meno eleganti, hanno prezzi inferiori a parità di accessori.
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