Land Rover Freelander: il suv apripista del marchio inglese

Entrambe le generazioni immesse sul mercato hanno registrato ottime vendite.

Land Rover Freelander

Land Rover è un fiume in piena di idee. Pare quasi si diverta a costruire modelli inediti. Ha rivoltato il brand come un calzino Freelander, che 28 anni fa si distinse come prima alternativa al tipico fuoristrada. I vertici dirigenziali optarono per il 4×4, economicamente più alla portata e maneggevole. Un colpo di genio in quanto permise di fare presa sull’automobilista medio.

Land Rover Freelander: “affronto” alla storia

Fine anni Ottanta. Rover e Land Rover collaborano, sotto la cupola del Rover Group. Conglomerato che si traduce in economie di scala, quindi è possibile investire sul Freelander. Il progetto non gode però del consenso unanime: in molti temono che possa arrecare danni all’immagine aziendale, anche perché adotta la scocca portante, scelta dura da far accettare ai puristi. Il progetto, solo in un secondo momento, viene assegnato a Land Rover per tenere prezzi più alti e trarre dunque massimo profitto.

Land Rover Freelander: il Cyclone

La realizzazione del primo suv Land Rover procede comunque a rilento, sia per una situazione finanziaria poco rosea, sia per opprimenti dubbi insinuati nel top management. Resistenza infranta da Rover Special Products, la quale si presenta ai grandi capi con Cyclone, un primo assaggio del suv, prendendo alcune parti della Honda Civic Shuttle. Mentre il team di ingegneri è all’opera, i marchi Rover e Land Rover passano a BMW. Nuovi proprietari che garantiscono pieno appoggio alla Freelander, mettendo a disposizione la più evoluta tecnologia CAD/CAM. Saltano però gli impegni con Valmet in quanto BMW punta su una nuova linea di produzione a Solihull.

Land Rover Freelander: boom commerciale

Land Rover Freelander sbarca sul mercato con tre carrozzerie: 3 porte soft top, 3 porte hard top e 5 porte station wagon. Degno di nota, a livello meccanico, l’Hill Descent Control, sistema che permette permette una discesa morbida e controllata sui terreni accidentati senza che il conducente abbia la necessità di agire sul pedale del freno. I motori sono un 1.8 benzina e un 2.0 a gasolio di origine Rover, quest’ultimo rimpiazzato da un 2.0 BMW nel 2001. Nello stesso anno arriva anche un 2.5 V6 benzina by Rover con cambio automatico. Lanciata sul mercato, i numeri danno ragione a coloro che per primi gli hanno riposto fiducia. Tuttavia, Land Rover e Rover passa di mano nel 2001 alla Ford, che presta poca importanza alla prima generazione. Tant’è che la Freelander II arriva solo nel 2006, a sua volta un successo strepitoso. Due anni più tardi nuovo cambio di “padrone” per Land Rover, ceduta al Gruppo indiano Tata. E qui inizia il periodo più florido, con Freelander ritirata dal mercato nel 2015, in favore del Discovery Sport.

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