La Hyundai, brand che non ha bisogno di presentazioni specialmente verso gli amanti delle evoluzioni tecnologiche apportate all’industria delle quattro ruote, vuole sempre più proporre modelli poco impattanti sulla salute ambientale.
PROTOTIPI GIA’ ANNUNCIATI – Presentata la Ioniq nelle sue tre versioni durante l’ultimo salone di Ginevra, il gruppo coreano ha in cantiere una proposta “green” da far impallidire la concorrenza. Entro il 2020 la gamma offrirà secondo le ultimi voci ben ventisei modelli, inclusi dodici ibridi puri, sei ibridi plug-in, due elettrici e due fuel cell. Almeno undici saranno marchiati Kia e a tal proposito info sono giunte in merito alla crossover Niro, avveniristico HUV (Hybrid Utiliy Vehicle) che farà affidamento su uno stile compatto, ma tratteggiato da linee richiamanti dinamicità, slancio aerodinamico e dettagli di qualità. Il passo lungo limita inoltre gli sbalzi e garantisce tanto spazio dentro l’abitacolo.
LE STRATEGIE SOCIETARIE – Secondo l’indiscrezione riportata da Automotive News i piani prevedono volumi eco-friendly importanti, pari a circa 300mila immatricolazioni entro quattro anni. Una sostanziale crescita se paragonate alle 42.900 ibride, plug-in incluse, consegnate da Hyundai lo scorso anno, a cui aggiungere le 18.735 Kia e 8.450 Soul EV. Il progetto condiviso fra le due realtà supporterà in modo consistente lo sviluppo che si manifesterà attraverso la condivisione di alcuni componenti, nonché parti standardizzate incorporate come i circuiti stampati.
I NOMI PIU’ CALDEGGIATI – Il passaggio all’idrogeno farà riferimento sia a modelli in commercio che ad altri prossimi all’uscita. Hyundai avrebbe nella sua lista la Sonata (versioni Hybrid e Plug-in), la Ioniq (ibrida, plug-in, elettrica), la Grandeur Hybrid, nonché la ix35 Fuel Cell. Rappresenteranno invece la Kia l’Optima (ibrida, plug-in), la Soul EV, la Cadenza Hybrid e la crossover ibrida Niro. Le previsioni raccolte indicherebbero la realizzazione dei profitti prima del 2020.
