Dal 1° luglio è ufficialmente partita la raccolta adesioni alla class action promossa da Altroconsumo nei confronti di Volkswagen, coinvolta nello scandalo Dieselgate. Gli automobilisti potrebbero così ottenere un rimborso.
Class action Dieselgate: è venuto il momento del risarcimento
Dopo l’ammissione del Tribunale di Venezia alla class action, gli automobilisti rimasti danneggiati dallo scandalo Dieselgate possono ora ricevere il rimborso da Volkswagen. Il via ufficiale è stato dato dalla pubblicazione in questi giorni degli annunci disposti dal giudice sulle testate Il Corriere della Sera, Il Mattino, Il Messaggero, La Repubblica, Il Sole 24-Ore.
Chi è interessato ad aderire all’iniziativa ha tempo fino al 1° ottobre. Può farlo chi ha acquistato un’auto dal 15 agosto 2009 al 26 ottobre 2015 del Gruppo VW, Audi, Seat e Skoda con motore EA189 Euro 5 in cui è stato installato il dispositivo EGR per ridurre le emissioni inquinanti .
Il problema in cui è stato coinvolto il gruppo tedesco è davvero ampio. In base ai riscontri lo scandalo riguarda circa 650 mila auto in Italia. Il numero sale addirittura a otto milioni su scala europea. L’associazione si sta impegnando in prima persona per tutelare gli utenti. L’organizzazione che punta a tutelare i consumatori chiede un risarcimento pari al 15% del valore di acquisto delle auto. Partecipare alla class action è gratuito. E’ sufficiente scaricare l’apposito modulo sul sito di Altroconsumo.
Ivo Tarantino, responsabile delle Relazioni esterne di Altroconsumo, si è detto soddisfatto: “Mai più emissioni truccate. Riconosciuti i diritti dei consumatori al risarcimento. Ora dall’Italia parte l’ondata che si allargherà a tutta Europa. Vogliamo il rimborso come già accaduto negli Stati Uniti“.
Class action Dieselgate: Volkswagen in Usa ammette le sue colpe
Arrivare alla class action a cui possono aderire gli automobilisti danneggiati dal Dieselgate è stato possibile grazie a quanto accaduto mesi fa. A inizio 2017, infatti, Volkswagen ha confermato l’impegno a pagare i 4,3 miliardi di dollari previsti dal patteggiamento con le autorità Usa. La casa automobilistica tedesca si è dichiarata colpevole di cospirazione, ostruzione della giustizia e false dichiarazioni. Il gruppo aveva falsificato con un software i dati sulle emissioni di alcuni motori diesel.
La casa automobilistica è così stata costretta ad aumentare gli accantonamenti per pagare multe e risarcimenti ai clienti. Volkswagen fino a oggi ha speso, nel contenzioso con i clienti americani, oltre 15 miliardi di dollari.