Sulle pagine di tutti i giornali si sente continuamente discutere di inquinamento. Problematica verso la quale le automobili hanno la loro quota di responsabilità, ma il car pooling promette di contrastare efficacemente il relativo impatto, anche nella città di Roma.
LO SCOPO – Questo servizio, di recente introduzione sul territorio italiano, consiste sostanzialmente in un trasporto auto condiviso senza alcuno scopo di lucro. Una spartizione tesa a ridurre le emissioni di anidride carbonica, regolamentata dall’aggiornato Codice della Strada, pronta a definirlo secondo le caratteristiche sopra descritte come fortemente appoggiato dal deputato Michele Dell’Orco (Movimento 5 Stelle).
DOVE NAVIGARE – Segnalati altri vantaggi quali il minor rischio incidenti e la maggior facilità di reperire parcheggio in aree particolarmente trafficate, non si fatica a comprendere come parecchi comuni, autostrade e università ne siano nettamente favorevoli. Riguardo alla capitale, e annessa provincia, si cita a tale proposito http://roma.autostradecarpooling.it/, piattaforma online nata in collaborazione ad Autostrade per l’Italia, già attiva e che permette di incontrare in rete altre persone che propongono o cercano un passaggio in totale autonomia e privacy.
NESSUN PERICOLO – Appena ci si connette appaiono subite ricche schermate, formate da sezioni messe a disposizione degli utenti, senza alcuna registrazione, così che possano prendere nota su tutto quanto c’è da sapere sul car pooling, a partire da cosa si tratta e come funziona, senza dimenticare altre ulteriori info quali il progetto, le mappe dell’area interessata, ecc. Compiuta l’apposita registrazione al portale in qualità di conducente e/o passeggero, ai visitatori è permesso accedere ad altre aree, inclusa la possibilità di inserire la proposta del viaggio o trovare la più idonea rispectto alle particolari necessità di giorno e orario. Collaborazione che non compromette affatto la sicurezza delle persone, visto e considerato che i contatti sono autorizzati solo se è in corso l’organizzazione dell’itinerario, senza dimenticare i dati sensibili, scambiabili solo di fronte dietro consenso del diretto interessato.