Auto Ibride i consumi di Toyota, Nissan, Audi e BMW

Sono tante le auto ibride disponibili sul mercato, che dichiarano un motore della potenza di uno termico, ma sono davvero convenienti in fatto di consumi?

10 auto che consumano meno in città
Toyota Auris Hybrid, Lexus CT200h, Toyota Yaris Hybrid

Alla base della tecnologia ibrida c’è la volontà di avere un motore elettrico con la potenza di uno termico, andando incontro ad una riduzione dei consumi e delle emissioni, senza rinunciare per questo alle prestazioni. Sono tante le auto ibride disponibili sul mercato, ma sono davvero convenienti in fatto di consumi?

Prendiamo ad esempio Toyota, Nissan, Audi e BMW.

TOYOTA – La casa giapponese, a cui va dato il merito di essere stata la prima a credere in questa tecnologia nel lontano 1997, è ancora la regina indiscussa dell’ibrido, con 6 milioni di immatricolazioni verdi in tutto il mondo. Molte delle sue vetture, come la Prius, adottano il più classico dei sistemi di collaborazione tra elettrico e termico: avviamento e mobilità a bassa velocità con propulsore elettrico, scatto e potenza nei momenti di necessità con quello termico.
In questi casi le batterie elettriche si ricaricano in fase di rallentamento o frenata, ma i modelli plug-in, come l’Auris Hybrid, offrono la possibilità di re-charge direttamente dalla presa di corrente, garantendo autonomia maggiore. Nei modelli che andremo ad elencare non mancano confort e hi-tech, ma quello che a noi interessa qui sono i consumi. Come quelli della Yaris, il cui motore quattro cilindri 1,5 l a benzina, con l’aiuto di quello elettrico da 45 kW, sprigiona una potenza di 100 CV, o la Auris Touring Sports, che spirgiona emissioni ridotte a soli 85 g/Km.

NISSAN – La Nissan ha creato un marchio di auto di lusso nel 1989 dal nome Infiniti e  oggi presenta la Q50, che coniuga tecnologia di ultima generazione a prestazioni straordinarie e consumi bassi, e la Q70, la sorella ibrida, che abbina un motore 3,5 l a benzina a uno elettrico per una potenza complessiva di 364 Cv.

AUDI – Anche l’Audi dallo scorso novembre si è decisa di lanciare in questo mercato con la A3 Sportback e-tron: compatta con trazione della categoria premium con plug-in di serie. Qui la tecnologia TFSI unitamente al motore elettrico permette di tenere bassi i livelli di consumi, 1,5 l/100 Km, ed emissioni di 35 g/Km, garantendo un’autonomia fino ai 940 Km , di cui 50 in modalità esclusivamente elettrica.
Della stessa gamma, ancora più efficienti e sportive, fanno parte anche l‘A6 e-tron Plug-In Hybrid, con consumi vicino ai 6,2 l/100 Km ed emissioni di 144 g/Km, e l’A8 con consumi da 6,2 l/100 Km ed emissioni da 144 g/Km.

BMW – Tra quelle della casa BMW, sempre all’avanguardia in fatto di ibride diesel, abbiamo poi la i8, con 2,1 l/100 Km, che sale a 7 a velocità sostenuta, ed emissioni 49 g/Km. C’è la classe Active Hybrid 3, 5 e 7, che montano gli stessi motori ma potenze complessive variabili dai 306 ai 354Cv, per una velocità massima di 250 Km/h, consumi ridotti fino a 6,4 l/100Km, ed emissioni 158 g/Km. Nella Classe E troviamo la BlueTec Hybrid: motore 2,1 l biturbo diesel 4 clindri da 204 Cv e 500 Nm di coppia, con propulsore elettrico 20kW e 250 Nm. Il massimo in termini di economia dei consumi, 4,5-4,4 l/100 Km, ed emissioni, 119-116 g/Km.
Nella Classe C invece troviamo la 300 BlueTec Hybrid. Stesso motore dell’omonima della Classe E ma con funzione Sailing, che permette a diesel spento di mantenere la velocità di crociera. Consumi dichiarati: 3,6 l/100Km. Emissioni: 94 g/Km.

Ecologiche, fluide e silenziose. Le auto ibride necessitano di meno manutenzione e circolano praticamente sempre, anche nei giorni dei blocchi del traffico. Vantaggi che non potevano tenere lontane le attenzioni del grande pubblico e nemmeno quelle delle grandi case.

Articolo precedenteOpel Karl 1.0 75 CV N-Joy 2015: primo contatto, prova, recensione
Prossimo articoloAssicurazione auto a Napoli e al Sud: come risparmiare?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here