Va veloce e non inquina. Desta interesse la NanoFlowcell Quant 48Volt Concept, prototipo elettrico con tecnologia flow cell a bassa tensione.
Libera come il vento
Al “ballo delle debuttanti” nell’ultimo Salone di Ginevra, la vettura si dimostra attente verso l’ecosostenibilità. Ed è in buona compagnia, visto che un nutrito elenco di modelli a ridotte emissioni sono stati esposti dai vari brand automobilistici. Prodotta da una piccola azienda costituita in Liechtenstein nel 2013, presenta una configurazione 2+2 bassa e dalle linee filanti. Oltre alla grande griglia centrale, due prese d’aria laterali nel frontale sembrano quasi inglobare i gruppi ottici. L’apertura delle portiere è ad ali di gabbiano (una rarità) e sul tetto una doppia bombatura prosegue fino al lunotto posteriore. I finestrini, bassi, insieme ai montanti del parabrezza molto inclinati conferiscono un aspetto futuristico.
Zero emissioni
Un sistema di alimentazione a celle di flusso fa passare gli elettroliti presenti in due serbatoi tramite una specifica membrana. Ne deriva la produzione di energia, impiegata per far funzionare quattro motori elettrici da 140 kW a testa. Diversamente da quanto avviene con altri veicoli elettrici, il voltaggio è, come suggerisce il nome, di soli 48 V. Che significa? Semplice: costi inferiori. La manodopera specializzata in sistemi ad alto voltaggio non è qui infatti richiesta e in caso di incidente non si corre il rischio di esplosioni o incendi.
760 Cv, 1.000 km d’autonomia
Anziché le batteria, viene fatto ricorso a due grossi serbatoi da 175 litri che devono essere riempiti con due liquidi: uno caricato positivamente e l’altro negativamente. I fluidi, atossici e non infiammabili, combinati tra loro producono la corrente elettrica che serve a spingere il motore. A tale proposito le prestazioni sono super: dichiarati 760 CV e 560 kw. Accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi, la velocità massima è limitata a 300 km/h, mentre l’autonomia dichiarata si attesta a circa 1.000 chilometri.