Cambiano le procedure per immatricolazione, reimmatricolazione e trasferimento della proprietà. Da adesso in poi le sole ammesse sono quelle telematiche. Il cambio di rotta va in linea con le precedenti disposizioni che hanno istituito il documento unico di circolazione e di proprietà dei veicoli soggetti all’obbligo di iscrizione al Pubblico registro automobilistico. In base a quanto stabilito dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, sono interessate le operazioni di minivoltura, radiazione per demolizione e per esportazione, oltre che il rilascio del duplicato del documento unico di circolazione.
Documenti per la circolazione dematerializzati
Come fa notare lo stesso Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, il numero di operazioni gestite con le nuove procedure sta crescendo a una media di circa 1.000 pratiche al giorno ed è stata superata la soglia delle 16.000. La rotta è quella della semplificazione per accogliere i benefici del processo di dematerializzazione delle documentazioni. Il Certificato di proprietà dei veicoli a motore è diventato digitale. Una innovazione che risale a quattro anni fa e che interessa oltre 40 milioni di italiani.
Chiunque acquisti un veicolo, nuovo o usato, non riceve più il tradizionale Certificato di proprietà cartaceo, sostituito dalla sua versione solo digitale, custodita negli archivi informatici del Pubblico registro automobilistico.
Quando si acquista un veicolo usato occorre autenticare la firma del venditore sull’atto di vendita, ed entro 60 giorni registrare il passaggio di proprietà all’unità territoriale Aci – Pubblico registro automobilistico che rilascia il certificato di proprietà digitale, richiedendo l’aggiornamento della carta di circolazione all’ufficio provinciale della Motorizzazione civile. La mancata richiesta di aggiornamento del certificato di proprietà digitale e della carta di circolazione determina l’applicazione di sanzioni monetarie, oltre al ritiro della carta di circolazione.
Passaggio proprietà auto e documenti
I documenti necessari sono il certificato di proprietà dell’auto, la carta di circolazione, il documento di identità del venditore, il documento di identità e codice fiscali dell’acquirente, il modulo TT2119 con cui si chiede l’aggiornamento della carta di circolazione Chi paga il passaggio di proprietà e quanto costa? Di regola è l’acquirente a pagare il passaggio di proprietà, anche se si può convenire un pagamento suddiviso in parti uguali tra venditore e nuovo proprietario. Nel caso di ricorso a un’agenzia, occorre prevedere le spese di commissione insieme ai costi legati al passaggio.