I tutor sono ormai sempre più attivi sulle autostrade italiane per rilevare chi supera il limite di velocit, ma non è finita qui: potranno sorprendere anche gli automobilisti che non hanno pagato l’RC auto.
Assicurazione auto: i Tutor sono sempre più sofisticati
I meccanismi utilizzati per rivelare chi supera il limite di velocità sono ormai diventati sempre più potenti. Lo scopo che spinge gli enti a installare questo genere di dispositivi è innanzitutto di tipo preventivo: troppi incidenti, infatti, sono causati da disattenzioni di chi si trova al volante o dalla scarsa consapevolezza dei rischi che si possono correre per una guida poco accorta.
Tra gli apparecchi utilizzati per raggiungere questo scopo ci sono i tutor, tornati attivi da qualche mese sulle autostrade dopo una causa che aveva costretto Autostrade per l’Italia, accusata di violazione del brevetto, a eliminarli. Questi strumenti sono dotati di un nuovo software ancora più preciso rispetto al passato e in grado di effettuare più velocemente le rilevazioni.
Non appena verrà identificato un mezzo che circola con una velocità superiore al limite, il Tutor riuscirà non solo a identificare la targa (spesso le immagini apparivano sfocate), ma anche altri dettagli della vettura in modo tale da non far sorgere alcun dubbio sull’infrazione commessa.
Assicurazione auto: attenzione a chi non è in regola
Da ora in avanti i Tutor, al momento attivi su una ventina di tratte autostradali italiane ma destinati ad aumentare progressivamente, non saranno in grado di identificare solo chi preme in maniera eccessiva il piede sull’acceleratore.
Questo genere di apparecchi, infatti, riusciranno infatti a capire chi abbia pagato regolarmente l’assicurazione auto e il bollo, oltre ad avere eseguito quando necessario la revisione del veicolo.
Come potrebbe essere possibile questa soluzione? Il meccanismo sembra essere piuttosto semplice. I tutor sono in grado di leggere elettronicamente la targa di una vettura e, attraverso quella, di arrivare all’intestatario. Questo permetterebbe quindi di compiere un’analoga operazione anche per gli obblighi che è tenuto a rispettare ogni automobilista. Per far sì che questo possa accadere davvero c’è un problema non da poco: i sistemi che sono attualmente installati sulle nostre tratte non sono per ora omologati per questa funzione.
Assicurazione auto: controlli per ora solo a metà
In attesa che i dispositivi vengano regolarizzati anche per questo scopo, i tutor potranno svolgere una funzione di supporto. I sistemi saranno quindi in grado di “fotografare” la targa della vettura come fatto fino ad ora e di “segnalare” quelle che sono ritenute “sospette”. Solo successivamente gli agenti della Polizia Stradale potranno muoversi attivamente per recuperare maggiori informazioni e capire se davvero la posizione dell’intestatario non sia del tutto regolare.
Il problema è invece parzialmente diverso per il bollo auto. Questa imposta è infatti di competenza regionale ed è dovuta per il possesso del veicolo, indipendentemente dal suo utilizzo. Spetta quindi all’ente di competenza effettuare verifiche periodiche e inviare una sollecitazione di pagamento a chi pensava di poterla fare franca.