Crash test per la sicurezza delle auto: strumenti e comparazioni

I voti vanno da una a cinque stelle. Più è alto il punteggio, maggiore è la possibilità di uscire indenni da un incidente.

Nei crash test un manichino simula quello che accadrebbe a conducente e passeggeri in caso di incidente. Il pupazzo riceve colpi su testa, collo, braccia, gambe, torace, addome, piedi e pelvi. Alcuni sensori registrano le sollecitazioni e lo schiacciamento del manichino durante l’impatto.

Il test del palo verifica l’efficacia dei cuscini gonfiabili laterali, che dovrebbero proteggere la testa nello scontro con un palo. Il manichino è sottoposto al duplice impatto frontale e laterale per verificare quanto è elevato il rischio di ferite in questo tipo di incidente.

Metodo di valutazione del crash test

In passato la sicurezza di un’auto era giudicata con tre punteggi separati: protezione degli adulti – guidatore e passeggero al suo fianco -, bambini seduti dietro negli appositi seggiolini e pedoni. I test attuali prevedono un solo voto.

Il giudizio complessivo tiene conto anche della presenza di dispositivi elettronici che possono migliorare la sicurezza di marcia. In pratica, nessun modello potrà ricevere il punteggio massimo se non ha l’Esc, il controllo elettronico della stabilità, che agisce in fase di sbandata, regolando la potenza del motore e frenando le singole ruote con differente intensità, i limitatori di velocità che impediscono di superare il limite di marcia impostato e l’avviso acustico di cinture allacciate.

I voti vanno da una a cinque stelle. Più è alto il punteggio, maggiore è la possibilità di uscire indenni da un incidente. Per dare un’idea sia delle criticità sia dei punti di forza dei modelli, sono indicati i punteggi ottenuti su base 100 per ogni aspetto: protezione adulti, bambini, pedoni e sicurezza assistita. Le percentuali sono sotto il relativo simbolo nelle schede.

Attenzione al colpo di frusta

Il colpo di frusta è uno dei traumi più comuni nelle statistiche relative agli incidenti stradali. Lo sanno bene le compagnie assicurative, visto che proprio in Italia, secondo uno studio congiunto Aci-Ania, si registra il maggior numero di risarcimenti per questo tipo di patologia.

Il colpo di frusta può comportare un’invalidità permanente di grado variabile, cui spesso si accompagnano disturbi fastidiosi, come mal di testa, vertigini, dolore al collo, oltre a una riduzione della mobilità cervicale. La frequenza del colpo di frusta ha spinto Euroncap a inserire una nuova prova nel crash test. Ci sono voluti cinque anni di studi per definire gli standard che le vetture devono avere per prevenire questo trauma.

Il poggiatesta va regolato in base all’altezza del guidatore. Poi deve essere il più possibile vicino alla nuca, in modo da ridurre il movimento della testa in caso di tamponamento. Anche il sedile deve essere studiato in modo da attutire l’energia dell’impatto.

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