Trattando la materia del consumo di carburante di un’auto, molto spesso il termine “consumo” viene associato con “risparmio” e, viceversa, parlando di risparmio è comune pensare ad un minor dispendio di combustibile. Tuttavia non sempre è così: si può avere un risparmio al distributore pur possedendo un’automobile che presenta dati di consumo più elevati di altre. Vediamo il caso dei motori funzionanti a gas metano.
PERCHÉ ACQUISTARE UN’AUTO A METANO – L’utilizzo di gas metano come combustibile per l’alimentazione dei motori d’automobile si è diffuso soprattutto negli ultimi anni, nella maggior parte dei casi attraverso la formula della propulsione bifuel (come i motori Natural Power prodotti dalla Fiat). I vantaggi di questo tipo di motori sono il minor impatto ambientale del metano, con una forte diminuzione nelle emissioni di anidride carbonica, e il suo costo presso i distributori, parecchio inferiore ai tradizionali gasolio e benzina, che consente un notevole risparmio a fine mese. Il prezzo del metano infatti può arrivare anche a meno della metà nei confronti della normale benzina.
I CONTRO DI UN’AUTO A METANO – Ciononostante, un’auto a metano presenta anche dei contro: il rendimento del motore risulta inferiore, provocando un consumo maggiore; inoltre, il maggior peso a vuoto dell’automobile, dovuto all’impianto e alle bombole, causa un calo nelle prestazioni dell’auto e un’ulteriore aumento del consumo. Si può dire che le più parsimoniose auto ibride, a metano e benzina, si attestano fra i 4,7 e i 5,9 metri cubi di metano su percorso misto (il primo valore, il migliore, lo ottiene la Fiat Panda con motore 0.9 Twin Air Turbo Natural Power, che quando funziona a benzina raggiunge i 4,5 litri per 100 km). Da valutare anche il prezzo di listino di queste auto, solitamente piuttosto elevato in confronto alle “sorelle” dotate di propulsori tradizionali, e i costi di manutenzione, più gravosi, poiché le auto a metano necessitano di maggiori cure.
Quanto consuma un’auto a metano: pro e contro
Una stima di pregi e difetti del metano rispetto alle alimentazioni tradizionali