I più recenti studi sull’inquinamento hanno portato Mercedes e Volkswagen ad annunciare novità rigurardo il filtro antiparticolato per benzina. Le due case stanno lavorano alacremente da tempo per introdurlo anche su motori a benzina. Obiettivo finale eliminare tutti quegli agenti inquinanti che rientrano sotto il nome di particolato.
ESPERIMENTI – Mercedes ha condotto degli esperimenti sul il filtro antiparticolato per benzina sulla la S500, parlando alla fine di risultati soddisfacenti. Volkswagen lancerà il prossimo anno una variante aggiornata del suo 1.4 TSI: il motore, come annunciato negli scorsi giorni, arriverà all’inizio sulle Audi A5 e Volkswagen Tiguan e promette un taglio fino al 90% delle emissioni di particolato.
STORIA DEL FILTRO – Ha esordito ad inizio anni 2000 sui diesel. Rappresenta una soluzione comune per abbattere le emissioni inquinanti da polveri sottili. Essa sono generate in quantità elevata dai motori a gasolio, molto dannose per il corpo umano. Il nostro organismo non riesce a filtrarle prima che raggiungano le vie respiratorie. I motori benzina sembravano immuni da questo problema. Infatti la presenza delle candele (assenti nei diesel) fa si che la miscela aria/benzina bruci nelle camere di combustione in maniera più omogenea, a differenza di quanto avviene sui diesel.
DUBBI 2013 – Il primo campanello d’allarme è suonato nel 2013 dall’associazione europea indipendente Transport&Environnement. Essa ha dimostrato che i benzina ad iniezione diretta, liberano nell’aria molto più particolato dei gasolio. I benzina ad iniezione diretta consumano meno e sono più efficaci rispetto a quelli ad iniezione indiretta, ma emettono particolato in quantità fino a 1.000 volte superiore. I benzina a iniezione diretta, secondo le rilevazioni, producono dieci volte il particolato dei motori a gasolio. Questo a causa della necessità dei benzina ad iniezione diretta di funzionare con altissime pressioni d’utilizzo.
ACCESSORIO DA CIRCA 50 EURO – Da qui l’esigenza di introdurre filtri antiparticolato, che dovrebbero rivelarsi più semplici ed economici rispetto a quelli montati sui diesel. L’associazione Transport&Environnement stima un costo per unità di 40/50 Euro e non prevede differenze significative in termini di consumi. Gli interventi delle case saranno ancor più urgenti dopo l’imminente passaggio a test di consumo in condizioni d’utilizzo.