L’assetto geometrico della vettura impone anche una corretta convergenza. Informazioni essenziali sull’intervento.
Convergenza gomme: obiettivo e problemi
Lo scopo è garantire che le ruote viaggino correttamente rispetto al baricentro della vettura: miglioreranno le prestazioni in qualsiasi condizione di guida e velocità. Senza ne scaturiscono problemi in fase di sterzo, una guida più impegnativa e il battistrada si presta a maggiore usura. Aumentano quindi i rischi al volante, e anche il consumo di carburante. Quali sono le possibile cause? Beh, ve ne sono infinite, dalla sostituzione dei pezzi meccanici delle sospensione alle strade accidentate, specie se percorse a velocità sostenute. Ma tenete alta la guardia anche in prossimità di marciapiedi e cordoli, sui quali possono urtare le ruote, magari durante un parcheggio maldestro.
Sintomi da non sottovalutare
Capirete che qualcosa non va per il verso giusto dal veloce e disomogeneo consumo degli pneumatici. Se percepite creste sui tasselli del battistrada la convergenza è errata. Rivolgetevi subito al gommista di fiducia, dotato di apparecchi tarati, oltre che di attrezzature computerizzate per il calcolo della convergenza. Le strumentazioni permettono di allineare le 4 ruote simultaneamente tra loro rispetto al centro dell’auto. E anche senza i suddetti sintomi chiedete il controllo della convergenza ogni cambio gomme, o una volta l’anno.
Ok se verso l’interno
Il gommista posizionerà uno strumento sugli pneumatici e verificherà le dinamiche del veicolo. In mezzora circa, rileva rileva in millimetri (o gradi) lo scarto fra le distanze delle ruote dello stesso asse in corrispondenza della estremità posteriore e di quella anteriore. La misura avviene sul bordo del diametro orizzontale del cerchio. Se la parte anteriore delle ruote è inclinata verso l’interno la convergenza è positiva. Se invece sono inclinate verso l’esterno c’è divergenza. La prossima volta che salirete a bordo dell’auto avvertirete una guida più stabile, e più reattiva allo sterzo.