Diagnosi auto: l’app che dà un giudizio sulla stato di salute

Gli studi del MIT hanno dato i frutti sperati.

Diagnosi auto

In futuro un’app saprà eseguire diagnosi auto tramite potenti algoritmi. Gli ingegneri del MIT (Massachusetts Institute of Technology), associando il microfono dello smartphone all’accelerometro, analizzeranno il rumore e le vibrazioni emesse dal veicolo. Secondo le stime porterà a un risparmio medio di circa 125 dollari all’anno per automobilista e il risparmio potrebbe arrivare a quasi 600 dollari all’anno per i furgoni. Inoltre, questo forse ridurrà leggermente il consumo del carburante.

Diagnosi auto: rilevati i problemi comuni

“Per adesso, siamo in grado di diagnosticare diversi problemi comuni al motore e alle sospensioni”, ha detto Siegel a Digital Trends. “Le nostre diagnosi al motore includono anche l’identificazione di inconvenienti legati al cambio dei filtri, mentre quelle per le sospensioni comprendono il riconoscimento degli squilibri della ruota, la profondità del battistrada e la pressione dei pneumatici”.

Diagnosi auto: i sensori raccolgono dati

“Per ogni diagnosi o prognosi, noi collezioniamo dati dai sensori, che sono in grado di misurare le manifestazioni fisiche dell’auto per poi tracciare un modello che possa valutare in futuro il problema”, ha proseguito Siegel. “Siamo in grado di fare questo perché i sensori nel telefono – lo stesso microfono che si usa per parlare e lo stesso accelerometro che lo smartphone utilizza per ruotare lo schermo da verticale a orizzontale – sono molto più sensibili di quanto non possa esserlo una persona”.

Diagnosi auto: lo studio del MIT

Il team è alle prese coi preparativi finali, come ad esempio l’affinazione dell’udito in modo da isolare i suoni che potrebbero disturbare il sistema. Per ottenere ulteriori conferme sulla validità del progetto, sono anche in corso altri test su differenti tipi di macchine. L’auspicio è che riesca a funzionare correttamente su qualsiasi tipo di autovettura. Un articolo dei ricercatori riguardante l’app è stato pubblicato a novembre sul giornale ‘Engineering Applications of Artificial Intelligence’. In un articolo redatto da Joshua Siegel a Sanjay Sarma professore di ingegneria meccanica al Mit.

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