Salta la barricata Lola, monoposto con trascorsi in Formula 1. Omologata all’uso stradale, è stata battuta all’asta.
TRAMONTO IMMEDIATO
Attiva fin dagli anni ’60 nella nella costruzione dei telai per le monoposto, decide di mettersi in proprio nel 1997. Quell’anno il suo fondatore, Eric Broadley, scelse di iscrivere il team Lola alla stagione. Mossa che non si rivelò tuttavia vincente: la T97/30 gareggiò in pista una sola volta, all’esordio in Australia. Dopo quella gara Mastercard, lo sponsor principale, decise di non supportare più la scuderia. Esperienza tristemente abortita, percependo solo per qualche giro l’essenza di uno sport che cattura anche oggi milioni di appassionati in tutto il mondo.
OMOLOGAZIONE STRADALE
Avventura conclusa nel peggiore dei modi che però non scoraggiò Broadley, che provò a salvare il salvabile, omologando la vettura per uso stradale. Nacque così la prima Formula 1 stradale. Poche modifiche bastarono: freno a mano, gruppi ottici, indicatori di direzione e altezza da terra aumentata di circa 7 cm. Vettura che non può ovviamente vantare tutte le comodità delle moderne auto, men che meno i dispositivi tecnologici di ultima generazione, ma è seconda a nessuno in quanto a fascino. In suo favore parla un passato nel mondo delle corse che attira tanti provetti guidatori.
ALL’ASTA DI LONDRA
Caratteristica non di poco conto il motore, lo stesso che all’epoca corse in Formula 1. Il propulsore V8 da 370 Cv non è stato infatti toccato, rimanendo immutato rispetto all’originale. Adesso è pronto per ruggire ancora, liberando tutta quella potenza tenuta troppo a lungo repressa. Lo scorso 7 dicembre la Lola T97/30 è stata infatti battuta all’asta in quel di Londra. Non è dato a sapere quanto l’acquirente abbia dovuto pagare per calarsi nella vettura. Prezzo base di almeno 65.000 euro, secondo le voci trapelate pare che se ne siano spesi intorno ai 100.000. Cara sì, ma neanche troppo per chi vuole assolutamente provare il brivido di sentirsi pilota nella vita di tutti i giorni.