Tornato dopo un anno di pausa il Motor Show di Bologna, gli abituali visitatori non possono essersi dimenticati della Fiat Oltre vista nel 2005. Dalle grandi doti fuoristradistiche era la risposta italiana all’americana Hummer U2.
MASTODONTICA
4,87 m di lunghezza, 2 m di altezza e ben 2,20 m di larghezza facevano impressione. Squadrata e minimale, la carrozzeria era in pieno stile pick-up a doppia cabina. Elementi “classici” si confondevano con altri futuristici, interpretati in chiave funzionali. Davanti spiccava l’imponente paraurti a forma di “T” che integrava la protezione sottoscocca, lasciando campo libero alle grosse ruote che avevano così presa sui terreni più accidentati. Ai lati spiccava “la luce” tra suolo e corpo vettura, di ben 50 cm. Per evitare che potessero risultare d’impaccio nelle manovre in fuoristrada, le maniglie erano state inglobale dentro le portiere.
FEROCE
Razionalità e impatto estetico riportata nell’abitacolo. Squadrate e regolari le forme, specialmente della consolle centrale che per la gestione dei dispositivi della guida off road raggruppava tutti i comandi elettronici. Dimensioni sì generose, ma appena quattro i sedili degli occupanti. Oltre che derivava dall‘IVECO LMV, mezzo militare. Qualche elemento, ad esempio il mirino riprodotto nei fari anteriori e la botola sul tetto, tradivano tale parentela. Sulla Oltre un turbodiesel IVECO da quattro cilindri e 3.0 di cilindrata, combinato ad un automatico con sei marce che erogava solo, si fa per dire, 180 Cv. Era sufficiente però la coppia di 456 Nm per muovere con disinvoltura le oltre quattro tonnellate, quantomeno in fuoristrada. 130 km/h la velocità massima.
CAPARBIA
Grazie all’altezza da terra, al telaio e alla trazione integrale permanente con tre differenziali bloccabili la Oltre sapeva andare in profondità di 85 cm (1,5 metri con lo snorkel), affrontando pendenze longitudinali e lateriali rispettivamente dell’80% e fino al 40%. Progettata per non fermarsi davanti a niente e nessuno, non è mai stata tuttavia avviata la produzione di serie. Più che “concept” dovremmo definirla show car, costruita per stupire.