Hacker e automobili: troppa tecnologia a bordo?

Due pirati informatici hanno agganciato il segnale GPS di una Jeep Cherokee e hanno preso il controllo del fuoristrada. Si è trattato di un esperimento condotto da una nota rivista statunitense, ma siamo di fronte a un problema reale che le case automobilistiche devono risolvere quanto prima.

Nuova Jeep Cherokee 2015
L’entry level della nuova Jeep Cherokee 2015 (2.0 Multijet Longitude) costa 39.000 euro.

Quali sono i “ferri del mestiere” di un ladro di automobili? Grimaldello e piede di porco? No, un pc e una connessione Wi-Fi. I nuovi modelli di automobili sono equipaggiati con moltissimi device tecnologici e ormai quasi tutte le vetture sono connesse alla Rete. Se qualcuno volesse rubarle, dovrebbe essere un informatico e non certo un mago dello scasso.

JEEP SOTTO ATTACCOHacker e automobili sono uno strano binomio, ma sempre più stretto. Dopo aver scoperto una falla nel software di ConnectedDrive di BMW, che avrebbe permesso di aprire le portiere delle vetture dell’Elica grazie a un semplice smartphone, stavolta è stato un modello di Jeep a finire nelle spire dei pirati informatici.

PRESO IL CONTROLLO DELLA VETTURA DA REMOTO – Durante un test drive, gli hacker Charlie Miller e Chris Valasek sono riusciti a prendere il controllo di una Jeep Cherokee che stava sfrecciando in autostrada a circa 110 km/h. I due, da remoto e utilizzando un semplice pc e una connessione wireless, hanno preso letteralmente il controllo della vettura. Inserendosi nel computer di bordo della Jeep Cherokee, agganciato grazie al segnale GPS del fuoristrada, i pirati informatici sono stati in grado di accedere al climatizzatore, all’impianto stereo, al sistema d’infotainment e al funzionamento dei tergicristalli. Non solo. Gli hacker hanno avuto accesso anche all’impianto frenante e allo sterzo, ma solo con la retromarcia inserita.

UN FUTURO PIENO D’INCOGNITE – L’attacco è stato condotto per conto della redazione statunitense della nota rivista Wired, desiderosa di dimostrare lo stringente rapporto tra hacker e automobili. Le nuove tecnologie, sicuramente, hanno migliorato il piacere di guida e stanno aumentando la sicurezza degli occupanti, rendendo allo stesso tempo la vita più difficile ai malintenzionati, grazie a sistemi d’allarme sempre più sofisticati. L’esperimento, però, ha evidenziato che l’eccesso di tecnologia rendere le automobili alla mercé dei pirati informatici, mettendo in risalto un gran numero di problematiche che le case automobilistiche sono chiamate a risolvere quanto prima.

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