Fondata nel 1898 dai fratelli Marcel and Fernand Renault, la Société Renault Frères, alla vigilia di Natale dello stesso anno, fa debuttare sulle strade di Parigi la Voiturette che in poche ore riesce a raccogliere 12 ordini. Dopo la Prima Guerra Mondiale la Renault amplia la propria attività e oltre alle automobili e veicoli commerciali inizia a produrre anche mezzi agricoli e macchinari industriali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, invece, quando la Germania occupa la Francia, la Casa dice no alla costruzione di carri armati per l’esercito tedesco ma assembla furgoni destinati ai nazisti. Nel 1942 la fabbrica di Billancourt viene distrutta dai bombardamenti britannici e nel 1944 lo stabilimento viene ricostruito.
Dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale, per la Renault è una continua scia di successi, dalla Dauphine del 1956, alla versatile Renault 4 del 1961 (con oltre otto milioni di unità vendute), dalla 16 del 1965, primo modello della Casa francese aggiudicatosi il riconoscimento di Auto dell’Anno, alla piccola R5 del 1972, fino ad arrivare alla rivoluzione degli anni Novanta, quando con la Clio, anch’essa riconosciuta Auto dell’Anno 1991, e la Twingo del 1992 si apre la strada alla realizzazione di city car. Nel 1996 viene lanciata le monovolume Mégane Scénic (Auto dell’Anno 1997) e nello stesso anno l’azienda viene privatizzata; tre anni dopo sigla un accordo con Nissan e acquista la maggioranza del pacchetto azionario della romena Dacia.
A partire dagli anni 2000 Renault orienta i propri sforzi verso innovazione e sicurezza e, a testimoniare questo impegno, è la seconda serie della berlina Laguna, presentata nel 2000, prima auto che ha conquistato le cinque stelle nei crash test Euro NCAP. Si susseguono modelli di grande impatto estetico e particolarmente ricchi di dotazioni tecnologiche che hanno portato la Casa francese a raggiungere ottimi risultati di vendite e guadagni. I modelli di maggior successo in produzione sono la Clio, Megane, Twingo, Kangoo, Zoe, Scenic, Talisman, Espace, e i crossover Captur e Kadjar, quest’ultima realizzata sulla base della Nissan Qashqai.