Poco più di un secolo alle spalle di Maserati: una storia che parte dal 1914, quando il fondatore Alfiero Maserati mette a punto le Isotta Fraschini per gare su strada.
Quando nel 1924 è costretto a stare fermo per una squalifica di cinque anni per aver sostituito il motore da 2 litri della sua auto da gara con uno da 3, decide di dedicarsi completamente alla sua impresa e nel 1926 viene presentata la prima Maserati della storia, battezzata Tipo 26, dotata di un marchio ispirato alla fontana del Nettuno di Bologna e disegnato dall’unico Maserati estraneo al mondo automobilistico – Mario, di professione pittore. In pochi anni Maserati riesce a guadagnare un grandissimo successo di produzione, vendite e apprezzamenti, ottimi risultati che nemmeno la morte di Alfieri nel 1932 riesce a limitare. Almeno per qualche anno, perché poi anche per Maserati si prospetta una forte crisi all’orizzonte.
L’impero creato da Alfieri passa nelle mani dei fratelli, Bindo, Ettore ed Ernesto, che tuttavia non riescono a gestirla come aveva precedentemente fatto il fratello e man mano che il tempo passa perdono terreno, tanto che nel 1937 l’azienda viene ceduta all’imprenditore Adolfo Orsi, che nel 1940 trasferisce la sede da Bologna a Modena, in quello che rimane l’attuale stabilimento di Viale Ciro Menotti.
Nell’immediato dopoguerra, alla produzione di serie si affianca l’esperienza in Formula 1: Juan Manuel Fangio corre 22 Gran Premi sulla Maserati, ne vince 7 e si laurea Campione del Mondo nel 1957.
Nel 1968 Adolfo Orsi cede l’azienda alla Citroën, che in precedenza ha acquisito una quota di maggioranza della Maserati ma la gestione non è felice, e nel 1973 la Maserati viene posta in liquidazione.
E’ l’imprenditore Alejandro De Tomaso, col supporto della Gepi (ente a partecipazione statale) a salvarla dalla bancarotta, acquisendola e divenendone amministratore. La ricostruzione è lenta, passa per la Biturbo, coraggiosa nella scelta di usare la doppia sovralimentazione per il suo V6 eppure affetta, nelle prime versioni, da molti difetti; nel 1993 De Tomaso cede la Maserati alla Fiat, che a sua volta la vende alla Ferrari quattro anni dopo.
Modelli Maserati
Nel 2005 ancora un cambiamento societario, con il ritorno alla Fiat: nel frattempo la produzione, con i successi della Coupé, della Spyder, della storica Quattroporte e della Ghibli risolleva il destino del Tridente; nel 2016 si aggiunge alla gamma la prima suv della casa, la Levante.
Eleganza e sportività, potenza e prestazioni d’eccellenza, combinate con l’ottimo confort che le vetture Maserati riescono a garantire, sono gli ingredienti che hanno determinato il grandissimo successo di questa eccellenza made in Italy. Il primo dicembre 2014 la casa ha festeggiato i primi 100 anni dalla sua fondazione.