Noleggio auto: a lungo termine, car sharing, rent-a-car sempre più diffusi

Continuano a diffondersi le formule alternative all'acquisto dell'auto. Trend in forte ascesa sia per ragioni di business e sia di turismo

Il car sharing peer-to-peer è il primo concreto passo verso il noleggio auto più conveniente nella nuova economia di condivisione. L’auto è una risorsa che costa ogni giorno denaro sotto forma di pagamenti di prestiti, assicurazione, svalutazione, manutenzione. Ma se si pensa a quanto tempo rimane inutilizzato si capisce bene come si tratti di un bene “a perdere”. Una buona soluzione potrebbe essere far fruttare la vettura mentre non serve.

Si tratta del cosiddetto car sharing peer-to-peer: anziché parcheggiarla nel garage, resta a disposizione di qualcun altro che pagherà una cifra concordata per l’utilizzo. Un certo numero di siti web abbinano le auto registrate disponibili ai noleggiatori qualificati. Si tratta di un’industria relativamente giovane, con la maggior parte dei noleggi disponibili concentrati nelle principali città del mondo e in attesa di sviluppi anche in Italia.

Car sharing peer-to-peer, come funziona

Il funzionamento è presto detto: i proprietari di automobili interessati a noleggiare i propri veicoli si registrano in uno dei siti di condivisione. Alcuni di essi richiedono alcune foto dell’auto, si determinano le tariffe di noleggio in base al tipo di vettura o alla località mentre i proprietari specificano la disponibilità dell’auto. A seconda del sito, un proprietario può scegliere di far ritirare la propria auto a casa o di consegnare il veicolo. I proprietari ricevono in genere tra il 65 e il 75% delle tariffe di noleggio e la maggior parte dei pagamenti avviene tramite deposito diretto.

Il processo di noleggio comporta la scelta di un’auto disponibile, la prenotazione di una data e di un orario di noleggio e la fornitura di informazioni sulla carta di credito se non sono già archiviate. Alla fine del periodo, il conducente sostituisce il carburante consumato prima di riconsegnare l’auto al punto di ritiro.

Naturalmente i proprietari devono fare i conti con gli estranei che guidano le loro auto. I siti P2P propongono un’assicurazione aggiuntiva per l’auto, così come la responsabilità per incidenti, ma sembra che si tratti di eccezioni. Il suggerimento per chi sceglie questa strada è di rafforzare la propria copertura assicurativa.

La crescita vertiginosa del car sharing in Italia

Il 2018 è stato un anno di crescita per il vehicle sharing in Italia. Stando ai numeri che circolano, il numero di iscritti è quasi 1 milione e 800.000 con la quantità di noleggi aumentata del 27%. Milano e Roma sono le città con il maggior numero di auto condivise.

L’identikit riferisce che il condcente medio è un uomo con poco più di 35 anni.

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